lcwebmast, Autore presso Poliplast Polistirolo
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Author: lcwebmast

Ad oggi molti consumatori considerano il cartone come la scelta più ecologica, il polistirolo invece viene spesso criticato per il suo impatto ambientale. Poliplast ci tiene ad analizzare che queste percezioni siano anche avvalorate da analisi più profonde e non solo da un sentimento per l’ambiente. L’esame approfondito del ciclo di vita (LCA) e studi scientifici illustrano che il polistirolo, in svariati casi, è una soluzione efficiente e sostenibile. In questo articolo esaminiamo le caratteristiche di entrambi i materiali, utilizzando dati concreti per sfatare alcuni miti e mettere in luce l’importanza del polistirolo come materiale da imballaggio.

CARATTERISTICHE DEL POLISTIROLO

L’EPS (polistirolo opp polistirene) offre una serie di vantaggi che lo rendono perfetto per numerose applicazioni di imballaggio:

– Leggerezza: il polistirolo è composto per il 98% da aria, il che lo rende estremamente leggero. Questo riduce significativamente i costi di trasporto e di conseguenza le emissioni di CO2.

– Protezione: Il polistirolo ha eccellenti proprietà ammortizzanti e isolanti, protegge quindi i prodotti da urti e sbalzi termici.

– Non teme l’umidità: Il polistirolo non assorbe acqua, mantenendo i prodotti imballati asciutti. Anche in ambienti umidi le confezioni non degradano mantenendo la solidità dell’imballo.

– Versatilità: Un imballaggio di polistirolo può essere modellato e personalizzato in diverse dimensioni e forme per avvolgere completamente il manufatto da proteggere.

– Salubrità del materiale: Il polistirolo è chimicamente inerte e non rilascia sostanze nocive. Questo lo rende sicuro per l’imballaggio di prodotti alimentari e farmaceutici, garantendo che non ci siano contaminazioni o alterazioni dei prodotti imballati.

CARATTERISTICHE DEL CARTONE

Il cartone è un materiale da imballaggio ampiamente utilizzato per diverse ragioni:

– Riciclabilità: Il principale vantaggio del cartone è la sua riciclabilità. Con un tasso di riciclo dell’85% nell’UE, il cartone è considerato uno dei materiali più facili da riciclare.

– Biodegradabilità: Il cartone è biodegradabile, significa che, se non riciclato, si degraderà naturalmente nel tempo senza lasciare residui nocivi nell’ambiente.

– Disponibilità: Essendo prodotto a partire da materiali fibrosi come il legno, il cartone è facilmente disponibile.

– Personalizzazione: Il cartone può essere facilmente stampato e personalizzato.

– Sostenibilità: Molti consumatori vedono il cartone come una scelta ecologica.

– Protezione e Sicurezza: L’EPS offre una protezione superiore rispetto al cartone, soprattutto per prodotti fragili. Il test condotto da Journal of Packaging Technology and Research ha dimostrato che il polistirolo assorbe gli urti in modo più efficace, riducendo i danni ai prodotti durante il trasporto. Una migliore protezione porta a una diminuzione dei danni ai prodotti che, a sua volta, si traduce in una riduzione del numero di resi. Questo circolo ha un impatto positivo sull’ambiente, in quanto ogni reso comporta ulteriori trasporti e processi di smaltimento, aumentando decisamente l’impronta di carbonio complessiva.

– Salubrità del Materiale: Il polistirolo è un materiale da imballaggio salubre, non si deteriorarla se esposto all’umidità non è attaccato da funghi o batteri. Al contrario, il cartone può essere suscettibile all’umido e alla crescita di muffe che possono compromettere la qualità dei prodotti imballati.

– Riciclabilità: Il cartone è ampiamente riciclato, con un tasso di riciclo dell’85% nell’UE.
Il polistirolo è anch’esso riciclabile ma fino al 100%. In Italia, il tasso di riciclo dell’EPS è in aumento anche se per ora si attesta intorno al 10-15%, negli Stati Uniti è del 35% e in Giappone supera il 50%.

– Sostenibilità: Un’analisi del ciclo di vita realizzata dall’Associazione Europea del Polistirene Espanso (EUMEPS) ha dimostrato che il polistirolo ha un’impronta di carbonio inferiore a molti materiali alternativi se si considera l’intero ciclo di vita, inclusa la produzione, l’uso e lo smaltimento.

 

CONFRONTO POLISTIROLO VS CARTONE

Per comprendere meglio i vantaggi del polistirolo, è utile paragonarlo direttamente con il cartone, un materiale ampiamente utilizzato e percepito dai molti come più sostenibile.

– Impronta di Carbonio: Secondo uno studio pubblicato su Packaging Technology and Science, la produzione di 1 kg di EPS richiede 88 MJ di energia, mentre la produzione di 1 kg di cartone richiede circa 20 MJ. Questo valore sembra favorire il cartone, tuttavia, tra i due materiali, l’EPS è molto più leggero quindi, per imballare lo stesso volume di prodotto, è necessario un quantitativo inferiore di polistirolo, inoltre il peso ridotto dell’imballo in polistirolo incide in modo minore a livello di emissioni di CO2 durante il trasporto.

– Consumo di acqua: La produzione del cartone richiede una quantità significativa di acqua. Secondo un rapporto del Water Footprint Network, la produzione di 1 kg di cartone richiede tra circa 400 litri di acqua, mentre la produzione di 1 kg di EPS richiede circa 50 litri. Questo rende il polistirolo una scelta più sostenibile dal punto di vista del consumo idrico.

 

IMBALLAGGIO: UN ESEMPIO PRATICO

Consideriamo l’imballaggio di un comune elettrodomestico, come un forno a microonde. Di seguito un confronto tra un packaging in cartone e uno in polistirolo.

  • Imballaggio in cartone: Un forno a microonde imballato con il cartone può pesare fino a 3-4 kg. Questo include la scatola di cartone e gli inserti interni in carta ondulata per proteggere il prodotto.
  • Imballaggio in EPS: Lo stesso forno a microonde avvolto in un imballo di polistirolo può pesare complessivamente 1-1,5 kg. L’EPS, essendo estremamente leggero, riduce il peso totale del packaging pur offrendo una protezione eccellente.

 

PESO E TRASPORTO MERCE

Il peso dell’imballaggio ha un ovviamente un impatto sui costi e sulle emissioni di CO2 associati al trasporto dei prodotti. Ecco alcuni fattori da tenere in considerazioni:

– Costi: Il trasporto di merci è fortemente influenzato dal peso. L’utilizzo di imballaggi leggeri come il polistirolo può ridurre i costi di trasporto. Ad esempio, imballare 1000 forni a microonde con polistirolo, rispetto al cartone, potrebbe ridurre il peso complessivo di circa 1500-2500 kg, abbassando i costi del carburante e le emissioni di gas.
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Emissioni CO2: La riduzione del peso del packaging comporta una minore quantità di carburante per il trasporto, riducendo così le emissioni di CO2. Secondo uno studio della European Environment Agency, ogni riduzione di 100 kg nel carico può portare a una riduzione delle emissioni di CO2 di circa 10-15 g/km.
– 
Efficienza Logistica: L’uso di un materiale da imballaggio leggero come l’eps permette di caricare più unità di prodotto per trasporto, ottimizzando l’efficienza logistica. Questo riduce i costi e contribuisce a ridurre l’impronta ecologica complessiva delle operazioni di trasporto.

 

PERCEZIONE PUBBLICA

Il fenomeno del greenwashing ha portato molte aziende a promuovere il cartone come soluzione ecologica senza un’adeguata base scientifica. Molte campagne anti-plastica e anti-polistirolo fanno leva sui sentimenti piuttosto che su dati concreti. È fondamentale che le decisioni relative ai materiali da imballaggio siano basate su studi scientifici e non su slogan.

STUDI SCIENTIFICI

Il Journal of Cleaner Production ha evidenziato come l’uso di polistirolo per l’imballaggio di prodotti alimentari riduca significativamente gli sprechi di cibo grazie alle sue proprietà protettive ed isolanti, contribuendo indirettamente alla riduzione dell’impatto ambientale. Il Packaging Technology and Science ha pubblicato uno studio che paragona l’impronta di carbonio del polistirolo e del cartone, dimostrando che l’EPS nonostante richieda più energia per la produzione, comporta un minore impatto ambientale complessivo grazie alla sua leggerezza e capacità di protezione superiore. Anche l’organizzazione Water Footprint Network ha preso in analisi l’EPS, in questo modo ha potuto verificare che la produzione di polistirolo richiede meno acqua rispetto alla produzione di cartone, contribuendo a una minore impronta idrica complessiva.

IN CONCLUSIONE

Polistirolo e cartone sono entrambi validi materiali da imballaggio. Il polistirolo, sebbene spesso stigmatizzato, offre numerosi vantaggi. Le sue caratteristiche di leggerezza, isolamento e protezione lo rendono una scelta sostenibile ed efficiente. È fondamentale che le decisioni relative agli imballaggi siano basate su dati scientifici LCA piuttosto che su pregiudizi o campagne di greenwashing, magari combinando anche le specificità di entrambi i materiali. Risulta quindi cruciale informarsi e comprendere il vero impatto ambientale dei materiali da imballaggio per effettuare scelte più consapevoli e sostenibili ma anche promuovere ed agevolare il riciclo dei materiali.

Fonti:

  1. Packaging Technology and Science, “Energy Requirements and Carbon Footprint of Polystyrene and Cardboard Packaging”
  2. Journal of Packaging Technology and Research, “Impact Absorption Capabilities of EPS vs Cardboard”
  3. Associazione Europea del Polistirene Espanso (EUMEPS), “LCA Analysis of EPS Packaging”
  4. EPA (Environmental Protection Agency), “Recycling Rates of EPS and Cardboard in the US”
  5. Journal of Cleaner Production, “Reduction of Food Waste through Polystyrene Packaging”
  6. National Geographic, “The Real Environmental Cost of Cardboard Packaging”
  7. Water Footprint Network, “Water Footprint of Industrial Products: Polystyrene and Cardboard”
  8. Isolconfort

Devi organizzare un trasloco ma non sai come imballare i piatti, bicchieri e prodotti fragili?
Improvvisare non è un’opzione! Trattandosi di oggetti molto fragili, c’è il rischio che si scheggino, o peggio, che si rompano durante il trasporto.
Ecco perché abbiamo deciso di darvi qualche dritta sul corretto imballaggio di prodotti e materiale fragile.

L’utilizzo del giusto tipo di scatola per imballare porcellane, bicchieri e oggetti di vetro durante il trasloco può garantire un trasporto sicuro di questo prezioso carico.

Ma come scegliere il giusto packaging?

 

Consigliamo di cercare e munirsi di scatole cartone resistente e spesso per assorbire gli urti del viaggio e proteggere le stoviglie; oppure munirsi di confezioni e box in polistirolo con uno spessore adatto di almeno 2,5 – 3 cm. Prima di imballare i singoli prodotti consigliamo di adagiare sul fondo della confezione, e sui lati, del pluriball per creare un cuscinetto protettivo tra la confezione e il prodotto.

Ora è il momento di mettere in sicurezza il contenuto!

La regola generale è separare ciascun elemento in modo tale che non subiscano urti e danni durante il trasferimento.

Vediamo come fare passo passo:

  • per prima cosa, utilizzare il pluriball o altro materiale morbido sul fondo della scatola e sui lati come già anticipato;
  • ricoprire i singoli prodotti con un leggere stato di pluriball o altro materiale morbido
  • impilare gli elementi l’uno sull’altro;
  • posizionare le pile sui lati fino a riempire l’intera scatola ;
  • non lasciare spazi liberi nella scatola! Cerca di sfruttare ogni spazio con i prodotti che vuoi trasportare
  • se all’interno della scatola compaiono degli spazi vuoti, riempirli con della carta o ulteriore pluriball;
  • etichetta il lato superiore ed inferiore della scatola dopo averla sigillata; in questo modo saprai sempre qual è il verso corretto di apertura;
  • applicare l’etichetta ‘fragile‘ e mettere da parte la scatola.

In caso di trasloco per brevi distanze invece, potresti anche decidere di utilizzare una valigia come contenitore di alcuni piatti e elementi fragili.

Vediamo come trasportarli in modo sicuro!

Per prima cosa, utilizza abiti in tessuto morbido per sostenere il fondo della valigia.
Avvolgi delicatamente ciascun elemento nel pluriball ma senza stringere troppo, o rischieresti di danneggiarli. Separa i vari “strati” che si andranno a creare, con i vari prodotti, con ulteriore strato di pluriball o con un ulteriore abito morbido.

Per finire, se ti dovessi accorgere che la distribuzione del peso non è corretta in un punto qualsiasi della borsa o della valigia, apporta le modifiche necessarie fino a raggiungere l’equilibrio e la pressione desiderati sugli oggetti all’interno.

Punti chiave:

– Smista le cose di valore! L’ideale è creare confezioni con prodotti dello stesso valore e non alla rinfusa!

– Crea sempre uno strato protettivo tra il fondo e i lati della scatola prima di inserire la merce

– Ricorda di avvolgere sempre i singoli elementi e sigillare le scatole su una superficie piana: eventuali imperfezioni dovute alla mancanza di comfort durante il processo potrebbero causare il danneggiamento della merce

– Una volta posizionato tutto il materiale all’interno delle scatole, lascia solo una minima quantità di spazio libero, poi riempilo con pluriball o carta di giornale.

– Sigilla correttamente la scatola con nastro adesivo dopo aver rifinito lo strato superiore con pluriball ed etichettala come ‘fragile’.

Conclusioni

In questo articolo abbiamo visto come imballare correttamente piatti, bicchieri e oggetti fragili di arredo per il tuo prossimo trasloco. Se dunque sei alla ricerca del giusto materiale da imballaggio visita la sezione “imballaggi” del nostro shop online.

E’ possibile spedire un pacco senza conoscere le dimensioni e il peso?
Non è impossibile, ma diciamo che non è esattamente la scelta migliore.

Il motivo è molto semplice: i costi di spedizione sono vincolati al peso e volume dell’articolo. Quindi, scegliere un pacco delle dimensioni sbagliate non solo potrebbe danneggiare il prodotto durante il trasporto, ma anche rivelarsi una spesa indesiderata (e che si poteva evitare).

Come preparare e misurare un pacco prima della spedizione in tre semplici step.

1) Come misurare un pacco

Ricordatevi che le scatole hanno tre misure fondamentali:

  • la lunghezza, che è la parte più lunga della scatola;
  • lalarghezza, la parte più corta della scatola;
  • l’altezza, che si ottiene misurando la dimensione verticale della scatola.

Quando si prendono le misure di una confezione solitamente si annotano in centimetri anche se, alcuni corrieri, richiedono le misure in millimetri. È importante ricordarsi che, durante la misurazione, bisogna seguire l’ordine: lunghezza x larghezza x altezza. Ci teniamo inoltre a precisare che dobbiamo distinguere le misure interne di una scatola di cartone, che sono le dimensioni utili della scatola e quelle che si possono utilizzare per riporre gli oggetti, e le misure esterne, che sono le dimensioni della scatola una volta chiusa e che interessano il nostro caso.

Infatti queste ultime vengono utilizzate per calcolare le spese di spedizione, poiché i corrieri tengono conto del volume esterno, che è il più grande.

 

E quindi come si misura una scatola da spedire?

Il volume di una scatola è il risultato di lunghezza x larghezza x altezza.

Per calcolare il volume delle scatole le misure più utilizzate sono i centimetri cubi (cm3) e i litri.

 

Vediamo un esempio di come dovrebbe essere calcolato in cm3:

60 x 50 x 30 cm = 90.000 cm3

 

Per calcolare il volume in litri, invece, occorre dividere il risultato per 1.000:

60 x 50 x 30 cm = 90.000 / 1.000 = 90 L

 

A questo punto, sai come prendere le misure di una scatola e, una volta chiarite queste ultime, il nostro consiglio è di non scegliere una scatola troppo ‘giusta’ per il prodotto.

“Perché?” Ti starai chiedendo; è semplice: lasciare tra uno e due centimetri di spazio serve a fare in modo che le dita possano entrare e l’articolo possa essere rimosso facilmente.

2) conoscere il peso del pacco e il peso volumetrico

In genere il peso è il fattore principale che determina la tariffa di spedizione.

Per ottenere un peso corretto, è necessario pesare il pacco con tutti gli articoli e il contenuto imballato all’interno… si sembra una banalità ma va detto! Inoltre se si tratta di un pacco grande, e non disponi di una bilancia adeguata, sappi che è possibile farlo presso una struttura di trasporto o un ufficio postale.

 

A questo punto è probabile che ti stia ponendo una domanda: “È possibile pesare un pacco con una bilancia da cucina o da bagno?”

La risposta è “NI”.

Sarebbe preferibile utilizzare una bilancia postale. La maggior parte delle bilance da cucina viene utilizzata per pesare quantità di cibo molto piccole e leggere, mentre quelle da bagno, invece, sono più adatte a pesare gli esseri umani adulti, quindi potrebbero fornire risultati imprecisi e approssimativi.

 

C’è un altro aspetto da prendere in considerazione: il peso volumetrico.

Quando si spedisce una merce, è essenziale calcolare anche questo valore, poiché determinerà il costo della spedizione.

Questo peso indica lo spazio effettivo che l’imballaggio del prodotto occupa nel mezzo di trasporto ed è un indicatore più importante del peso effettivo.

A volte può capitare di dover spedire pacchi di grandi dimensioni, che occupano molto spazio, ma pesano poco; come ad esempio piccoli oggetti di grande valore che necessitano di un imballaggio protettivo.

In questo caso dovresti calcolare il costo della spedizione in base al peso volumetrico del pacco.

 

Per calcolare il peso volumetrico del pacco devi:

1) moltiplicare la lunghezza X per l’altezza X la larghezza (in cm);

2) dividere il risultato per 5.000.

 

Ecco un esempio pratico.

Devi spedire un pacco che pesa 8 kg, ma le sue dimensioni sono 40 cm x 30 cm x 50 cm.

Quindi:

40 x 30 x 30 x 50 / 5.000 = 12

Il risultato sarà pari a 12 kg di peso volumetrico.

3) reperire il materiale da imballaggio adatto

 

Non è sempre facile trovare il materiale da imballo di qualità… Ma ovviamente noi di Poliplast abbiamo la soluzione che fa al caso tuo!

Poliplast vanta un’esperienza di più di quarant’anni nel settore e abbiamo tutto ciò che ti serve per proteggere i tuoi prodotti: trucioli, patatine, buste, angolari e polistirolo tagliato su misura per ogni necessità!

 

Visita il nostro shop-online per scoprire i nostri prodotti e, se hai necessità di realizzare elementi su misura non esitare a contattarci! Il nostro team sarà lieto di aiutarti a soddisfare ogni esigenza.

Dall’imballaggio, alle scenografie, passando per le decorazioni all’elettronica: il polistirolo può essere utilizzato per realizzare batterie ricaricabili più efficienti e durature!

Sembra impossibile vero? Ma dopo la scoperta del super-verme che mangia il polistirolo (inserire link precedente articolo) siamo pronti ad accogliere nuove notizie a braccia aperte!

Dovete infatti sapere che, un gruppo di scienziati dell’Università americana di Purdue nell’Indiana, ha messo a punto un metodo per convertire Chips (le classiche “patatine”) di polistirolo in micro-fogli e nanoparticelle di carbonio da utilizzare per gli anodi delle batterie al litio. Una nuova scoperta nel settore “green” che promuove il riciclo di un materiale che, se non viene trattato consapevolmente, può risultare altamente inquinante.

I ricercatori americani hanno presentato i risultati del loro studio in occasione del summit della American Chemical Society.

Trasformando così l’eps in micro-fogli e nanoparticelle di carbonio, gli scienziati hanno ottenuto batterie ricaricabili con una capacità di memoria (durata) superiore a quella della grafite, il materiale più usato per la realizzazione degli anodi. La capacità di accumulare energia sarebbe superiore del 15%.

L’obiettivo è quello di riuscire ad aprire la scoperta all’uso commerciale nel giro di pochi anni.

Il ricercatore Vinodkumar Etacheri spiega “il polistirolo è un materiale leggero ma occupa molto

spazio e i costi del trasporto verso i centri di riciclaggio sono elevati. Al di là del 10% che negli Usa viene riutilizzato e riciclato, il resto finisce in discariche con rischi per l’ambiente per via della presenza di sostanze chimiche” – contenute anche nelle versioni più eco-friendly di queste “sfere” – che possono contaminare gli ecosistemi.

“In una discarica sostanze potenzialmente nocive presenti nelle palline di polistirolo come metalli pesanti, cloruri e ftalati, possono facilmente filtrare nell’ambiente e deteriorare il suolo e la qualità dell’acqua”.

Non più solo spazzatura: il polistirolo si eleva ulteriormente al rango di materiale riciclabile (scopri i nostri precedenti articoli per saperne di più sul riciclo) e vive così un’ulteriore chance; la prossima frontiera, per le batterie, potrebbe essere del polistirolo!