Poliplast Pesaro, Autore presso Poliplast Polistirolo - Pagina 2 di 4
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Author: Poliplast Pesaro

Simile alla larva della farina, ma di stazza superiore, è chiamato anche Superverme per via del suo “super – potere”: mangia la plastica! Per la precisione, sembra essere ghiotto di polistirolo.

I primi a notarlo, qualche anno fa, sono stati un gruppo di studenti filippini di una scuola superiore. Da allora, le larve di Zophobas Morio, sono diventate motivo di studio per via della loro capacità di cibarsi di polistirene. Secondo una serie di nuove ricerche, tra cui quella dell’Università australiana del Queensland, sarebbe possibile sfruttare queste capacità per costruire impianti di smaltimento di plastica.

Il “talento” di queste larve è stato messo alla prova da Chris Rinke e i ricercatori della School of Chemistry and Molecular Biosciences dell’Ateneo australiano. Le larve di Zophobas Morio crescono mangiando una varietà di cose, ma principalmente crusca di frumento e altri cereali.

Come per tutte le larve, il loro ciclo di vita, prevede che a un certo punto formino un bozzolo trasformandosi in pupe, per poi ripresentarsi sotto forma di individuo adulto. Nel loro caso, un coleottero nero. Tuttavia si è scoperto che questo accade se restano isolate mentre, se allevate in grandi gruppi, restano larve e continuano a mangiare.

I ricercatori hanno quindi realizzato un esperimento su tre gruppi di larve; il primo è stato nutrito per tre settimane con crusca, il secondo gruppo solo con polistirolo e il terzo è stato lasciato a digiuno.

Stando ai risultati, presentati in un documento pubblicato nella rivista Microbial Genomics, “le larve che si sono cibate di polistirolo non solo sono sopravvissute, ma hanno anche preso un po’ di peso” – sostiene il coordinatore del team – “questo comporta che i vermi possono ricavare energia dal polistirene, più probabilmente con l’aiuto dei microbi al loro interno”.

I ricercatori hanno utilizzato una tecnica chiamata metagenomica per trovare svariati enzimi codificati che hanno la capacità di degradare il polistirene e lo stirene. Anche se il polistirolo, da recenti studi, sembra possa degradarsi in “appena” un centinaio di anni alla luce solare, loro possono fare lo stesso in pochi giorni.

superverme

E se queste larve sono, stando alle parole di Rinke, come “piccoli impianti di riciclo, che sminuzzano il polistirene con le loro bocche e poi li danno in pasto ai batteri nelle loro pance”, noi possiamo studiarli per creare qualcosa di simile, ma più in grande.


Potremmo infatti sminuzzare il materiale e poi darlo in pasto agli enzimi replicati grazie allo studio del Zophobas morio; facendo così crescere i batteri intestinali in laboratorio per testare ulteriormente le loro capacità di degradare il polistirene e “aumentare questo processo a un livello richiesto per un intero impianto di riciclaggio”, ha affermato Jiarui Sun, dottoranda e seconda firma dello studio.

E cosa resta in fondo a questo processo? Secondo Rinke “i prodotti di degradazione di questa reazione possono essere utilizzati da altri microbi per creare composti di alto valore come le bioplastiche”.

Questa scoperta ci insegna che, dalla natura, possiamo ancora imparare tanto per migliorarci e salvaguardare il nostro ambiente! Non dobbiamo mai smettere di studiare ed accrescere il nostro sapere.

Fonte: https://www.repubblica.it/green-and-blue/2022/06/10/news/supervermi_mangia_polistirolo-353272552/

Per favorire la riduzione dell’impatto ambientale, nella filiera del polistirolo, Poliplast utilizza un compattatore per ridurre il volume degli scarti prodotti dalla rifilatura dei blocchi e durante il processo di lavorazione e produzione prima di cederli ai riciclatori.

Bisogna sapere infatti che, la gestione degli scarti di produzione, non è solamente un problema ambientale ma anche economico dato che, il loro smaltimento costa e l’EPS (polistirolo) è inserito tra le categorie di materiali che pagano un contributo più alto al Conai.

D’altro canto, lo stoccaggio degli scarti in azienda occupa molto spazio prezioso, rendendo difficile la logistica.

Ed è a questo punto che entra in gioco il compattatore: i vari scarti di produzione (sfrido, elementi danneggiati, etc) vengono inizialmente triturati finemente da delle lame, il prodotto ottenuto è poi convogliato in un “silos”, direttamente collegato alla macchina, che riceve il materiale per caduta compattando il tutto in blocchi a forma di parallelepipedo.

I blocchi vengono quindi collocati su bancali pronti per essere ceduti ai riciclatori che li trasformano in granuli di materia prima seconda, per tornare nel ciclo produttivo in ottica di economia circolare; infatti dal polistirolo pressato è possibile ottenere anche:

penne (tipo Bic)

solette per le scarpe

oggettistica per la scuola come righelli, goniometri, etc (quelli trasparenti sono in plexiglass)

nuovi blocchi di polistirolo da reinserire nel ciclo produttivo

 

Esistono due tipologie di polistirolo pressato: la prima è quella più “pura” ed è composta da bancali di polistirolo bianco, la seconda è detta Floreale ed è composta da blocchi di polistirolo misto come bianco, azzurro e nero grafitato.

Con l’inizio della primavera abbiamo inaugurato una nuova rubrica, DIAMO I NUMERI, con l’intento di farvi conoscere meglio noi, Poliplast e le cose che ci succedono quotidianamente. Ogni lunedì, a partire dal 21 marzo fino a …. ogni lunedì sui nostri social Facebook e Instagram abbiamo pubblicato un post simpatico legato a un numero che riguardava il mondo Poliplast.

Ci teniamo a riproporveli anche qui sul nostro sito in modo che rimangano sempre visibili.

Partiamo col primo post, dedicato ai caffè bevuti in azienda.

Inauguriamo oggi ????? ? ??????, appuntamento settimanale in cui vi sveleremo qualche curiosità sul nostro lavoro e sulle nostre abitudini, così che possiate “curiosare” nel mondo Poliplast.
Ogni settimana vi daremo qualche numero, vedete voi che uso farne, peccato non esista la ruota di Pesaro! ?
Pronti? Via!
Per qualcuno erano 7000, per noi sono ???? 30.
Trenta è il numero approssimativo (arrotondato al ribasso) di caffè presi al giorno da tutti noi. ☕️
Complessivamente eh, non cadauno!
E in azienda da voi? A quanto arrivate?
Secondo post: email ricevute nell’arco di una giornata.

 

Proviamo a immaginare un mondo senza internet. Bisognerebbe ricominciare a spedirci lettere, inviare fax, addirittura TELEFONARE! ?

 

Per fortuna internet c’è ed è anche parte integrante del nostro lavoro, pensate che in un giorno riceviamo circa 80 e-mail (senza contare lo spam).

 

E in azienda da te, a quanto arrivate?
Terzo post: decorazioni natalizie.

 

Avete mai visitato i mercatini di Natale A Mombaroccio ? Le decorazioni come fiocchi di neve, pupazzi, pinguini e villaggio natalizio (con luci che si illumina di sera) è opera nostra!

 

Si tratta di circa 150 sagome in polistirolo ed è il nostro record come numero di elementi natalizi realizzati, in un unico ordine. ? ? ❄️ ⛄️

 

ps: che strano vedere una grafica natalizia ad Aprile! ?
Quarto post: passi.

Smartwatch alla mano… quanti passi fate mentre siete al lavoro?

Probabilmente chi lavora al pc arriverà a sera con un numero bassino sul contapassi… noi di Poliplast in media finiamo la giornata lavorativa con un totale di 9000 passi circa!

Non male, eh?

Quinto post: dipendenti.

Un altro appuntamento con la rubrica che vi farà scoprire qualche curiosità sul mondo Poliplast.

➡️ Da quanti dipendenti è formata Poliplast? 8!

 

Se vuoi conoscerci meglio puoi rileggere questo articolo uscito qualche mese fa. ⬇️

 

Sesto post: elementi in serie.

 

Oggi per la rubrica ????? ? ?????? vi sveleremo il maggior numero di elementi in polistirolo creati, trattati e dipinti a mano da noi di Poliplast: sono ??? e si tratta dei pouf tricolore utilizzati in Piazzale della Libertà dal Comune di Pesaro.

 

Se sei curioso puoi rivederli qui ⬇️

 

Settimo post: telefonate.

 

Quante volte squilla il telefono in una giornata qui in Poliplast?
Tante, troppe volte!
Rispondiamo a circa 70 chiamate giornaliere, tra clienti, fornitori e… call center! ? 
Ottavo post: forma in polistirolo più pesante.

 

Qual è stata la forma personalizzata più pesante che abbiamo mai realizzato?

 

E’ stato creato per un matrimonio ed era un arco colorato, trattato con supporti per manifestazioni ed eventi per un totale di 27kg.

 

Puoi vedere il risultato qui: https://fb.watch/ceIIRH9H2y/ 
Nono post: forma in polistirolo più pesante.

 

Le cose non vanno sempre bene qui in Poliplast (ma dappertutto, eh!) e a volte succede che un macchinario, o una parte di esso, si danneggi.

 

Fortunatamente capita di rado, ma quando capita, quelle 2/3 volte all’anno, sono ?????? amari e si scatena il panico! ?

 

E in azienda da te, fila sempre tutto liscio?
Decimo post: computers.

Continuiamo a dare i numeri* e oggi è la volta del ??.

????? sono i computer coi quali lavoriamo ogni giorno, tra uffici, magazzino e produzione.
*Giocateli pure al lotto e se vincete dedicateci almeno un brindisi!
Cheers! ? 
Undicesimo post: cancelleria.
Ultimo post di questa rubrica. 
Quanti evidenziatori consumiamo nell’arco di un anno? Circa 50: siamo in 8, mediamente finiamo un evidenziatore in 2 mesi.
Ogni tanto ne sparisce qualcuno, ma questa è un’altra storia.? 
Anche in azienda da te sparisce magicamente la cancelleria? ?

Lo sapevi che, il polistirolo, è un ottimo alleato contro la muffa delle pareti di casa?

Devi infatti sapere che, più un ambiente è isolato, maggiore è la temperatura interna delle pareti e minore è il rischio che si sviluppino muffe.

Nei vecchi edifici adeguatamente isolati, il polistirolo porta un significativo miglioramento del clima interno e a una riduzione delle spore di muffa.

Il fenomeno della muffa ha una semplice spiegazione fisica: l’aria calda assorbe molta più umidità rispetto all’aria fredda.

Per esempio, l’aria con una temperatura intorno ai 20 °C, e una umidità del 60 %, contiene tanti g/m3 di vapore quanto l’aria con una temperatura di 15 °C e un’umidità del 80 %.

Come ben sappiamo le pareti esterne e le superfici delle finestre tendono sempre ad essere un po’ più fredde; l’aria calda presente nell’ambiente interno si raffredda in prossimità di questi elementi, incrementando così l’umidità relativa dell’aria; gli edifici scarsamente isolati sono quindi sempre vulnerabili alla muffa!

Per garantire l’eliminazione dell’umidità nelle varie stanze bisogna garantire un adeguato ricambio d’aria. Ciò avviene grazie alla ventilazione tradizionale con finestra, per un breve o lungo periodo (“A casa adda piglià aria!” ci.t) oppure con ventilazione domestica controllata.

Le abitazioni ben isolate offrono a chi ci vive eccellenti livelli di comfort. La temperatura della superficie interna della parete è vicina alla temperatura interna, anche quando fuori è molto freddo. Ad ogni modo, i ponti termici dovrebbero essere evitati sia in fase di progettazione che in caso di gestione e installazione dei vari materiali. Le Linee Guida di Lavorazione del Gruppo Qualità per i sistemi di isolamento termico dovrebbero essere applicate durante la gestione dei sistemi compositi di isolamento termico.

Sei alla ricerca di polistirolo per realizzare il tuo cappotto? Rivolgiti a noi di Poliplast! Sapremo guidarti e consigliarti al meglio in base alle tue esigenze; dai un’occhiata qui per scoprire anche i vantaggi del polistirolo nero graffitato in edilizia.

Stiamo ultimando il processo di aggiornamento dell’etichettatura che identifica la nostra merce. Ma perché serve una nuova etichetta?

Semplice! Aggiornando le nostre etichette per rispettare la normativa secondo il D.lgs.n. 116/2020 che indica:

 

Tutti gli imballaggi devono essere opportunamente etichettati secondo le modalità stabilite dalle norme tecniche UNI applicabili e in conformità alle determinazioni adottate dalla Commissione dell’Unione Europea, per facilitare la raccolta, il riutilizzo, il recupero ed il riciclaggio degli imballaggi, nonché per dare una corretta informazione ai consumatori finali degli imballaggi.

l’obbligo di indicare, ai fini della identificazione e classificazione dell’imballaggio, la natura dei materiali di imballaggio utilizzati, sulla base della decisione 97/29/CE della Commissione”

L’obbligo prevede, da parte nostra, di inserire nella nuova etichettatura i riferimenti necessari secondo le Norme Tecniche Uni applicabili, al fine di agevolare la raccolta, il riciclo, il recupero e informare il consumatore sulla corretta gestione di possibili rifiuti derivanti dagli imballaggi utilizzati.

Sembra un processo semplice tuttavia, per noi di Poliplast, non è immediato visto che abbiamo etichette personalizzate per ogni nostro cliente; stiamo quindi ultimando il processo di aggiornamento di tutte le nostre etichette.

Per facilitare la comprensione del riciclo e recupero della nostra merce lasciamo, qui di seguito, una tabella sempre consultabile con la codifica alfanumerica degli imballaggi che vi vengono forniti:

Qui di seguito invece lasciamo in esempio un’etichetta nuova completa:

Mentre qui potete trovare le singole etichette che applichiamo, in ogni bancale ordine, durante la fase di transizione e aggiornamento dell’etichettatura oltre all’etichetta standard.

 

Per qualsiasi dubbio o necessità rimaniamo a vostra disposizione.

Telefono +39 0721 491969
Fax +39 0721 472786
Email: info@poliplastpolistirolo.it

Vi siete mai chiesti come funziona la produzione in Poliplast? Come viene gestito un’ordine e che tipologie di lavorazioni? Ecco in questo articolo elencheremo, passo dopo passo, qual è il ciclo di vita di un’ordine all’interno della nostra azienda.

1) Tutto ha inizio in ufficio dove riceviamo le vostre richieste email e telefoniche; i clienti abituali, che richiedono la stessa tipologia di materiale o prodotti standard vengono subito visionati dal nostro staff che controllano la fattibilità dell’ordine nei tempi richiesti. I nuovi clienti e le richieste di lavorazione personalizzate vengono messe in coda per essere visionate il prima possibile dallo staff dell’ufficio e dai tecnici della produzione; in seguito verrete ricontattati per email e telefonicamente per ricevere il preventivo a voi dedicato.

2) Quando l’ordine è stato visionato dai voi e dal nostro staff, che si tratti di lavorazioni su misura o standard, riceverete una mail dall’ufficio con oggetto “conferma d’ordine”; è importante controllare sempre che, questa email, vi sia arrivata perché è lei che stabilisce il passaggio dell’ordine dall’ufficio alla produzione.

3) A questo punto l’ordine viene portato in produzione ed entra ufficialmente nel ciclo produttivo:

   A) Se l’ordine riguarda buste ferramenta, bobine di pluriball, cartene, etc viene portato direttamente alla postazione del nostro tecnico che ha un’area e magazzino dedicata per la produzione di questi materiali

   B) Se l’ordine riguarda il polistirolo gli addetti alle taglierine, macchine addette al “primo” taglio del materiale, si occupano di prendere la materia prima (che si presenta in blocchi alti 4mt) e di sezionare il blocco in base agli elementi da realizzare.

   C) a questo punto avviene una prima divisione del prodotto:

         I) se dobbiamo realizzare dei tamponi (figure semplici) il materiale prosegue il ciclo di taglio nella macchina successiva. Verrà poi inserito in appositi bancali o
carrelli in base alle richieste del cliente, etichettati e chiusi.

         II) se il materiale tagliato serve come “blocco base” per realizzare elementi sagomati o fresati il polistirolo viene portato al macchinario e tecnico addetto alla
lavorazione. Il pantografo è un macchinario che permette di realizzare elementi sagomati passanti, sfruttando un filo riscaldato con differenti inclinazioni, velocità e movimenti di tappeto del macchinario. La fresatrice invece è una macchina che permette di realizzare lavorazioni anche non passanti; essa infatti sfrutta degli utensili che permettono di scavare il polistirolo nella forma desiderata. A termine lavorazione, i prodotti realizzati, saranno inseriti in appositi bancali o carrelli in base alle richieste del cliente, etichettati e chiusi.

4) Una volta che il materiale è pronto viene stoccato nel nostro magazzino e preparato per la spedizione o ritiro da parte del cliente

5) A questo punto il foglio con l’ordine ritorna in ufficio con indicate: le quantità prodotte per ogni pezzo, indicazioni di produzione per il cliente e possibili problematiche o imprevisti da risolvere (internamente o con il cliente in base alle caratteristiche del prodotto richiesto)

6) Ora che l’ordine è tornato in ufficio, il nostro staff, provvederà a contattarvi per comunicarvi che l’ordine è pronto per il ritiro\spedizione e preparerà tutti i documenti del caso

Ovviamente qualche imprevisto, complicazione o cambio di direzione può sempre succedere… specialmente con gli ordini combinati con materiali differenti che hanno una gestione più elaborata; tuttavia quelli sopra elencati sono, in sintesi e semplificati, tutti i punti chiave che stabiliscono il ciclo vitale di un’ordine all’interno di Poliplast.

Dal mese di Settembre 2021, una volta alla settimana, abbiamo svelato uno ad uno tutti i nostri dipendenti, le loro mansioni ed interessi.

Ti sei perso qualcuno? Sei curioso di conoscerci meglio?

Non ti preoccupare in questa pagina avrai la possibilità di scoprirci, o riscoprirci, uno ad uno nel dettaglio!

Gabriella

Sono socia di Poliplast s.a.s. e mi occupo dell’amministrazione dell’attività.
Lavoro in Poliplast dal 2000 con dedizione e serietà per accontentare tutti i miei clienti.

Carlo

Sono socio e responsabile produzione, ma non solo! Mi occupo anche della logistica e trasporto della merce.

Lavoro in Poliplast da 21 anni con tutto me stesso!

Lorenza

Sono operatrice CNC, addetta alla taglierina, in Poliplast da 29 anni! Lo ammetto: attendo con ansia la pensione! Ma posso già dire che lavorare in Poliplast è una grandissima soddisfazione per me!

Antonio

Sono operatore CNC, addetto al pantografo, disegnatore tecnico e lavoro in Poliplast da 21 anni! Una mia grande passione, al di fuori del mondo lavorativo, è la fotografia Puoi vedere alcune delle mie foto qui

Romina

Sono operatrice CNC, autista addetta alle consegne e lavoro in Poliplast da 20 anni! Fuori dal lavoro sono anche una dottoressa… e che dottoressa! Lavoro insieme a T’immagini Onlus per portare l’allegria con la clownterapia.

 

Valentina

Sono dipendente Poliplast dal 2018 e mi occupo dell’amministrazione aziendale! Sono super energica e travolgo tutti con la mia allegria!

Diego

Sono dipendente dal 2019 e sono operatore CNC e disegnatore; mi occupo anche della parte social dell’azienda, di questo sito e del nostro shop online oltre che relazioni per collaborazioni e sponsorizzazioni. Ho molti interessi e passioni come foto, video, design, robotica e tanto altro! Se vuoi seguirmi e scoprire di più su di me visita il mio profilo instagram

Dai un tocco unico, distintivo del tutto personale sia per ambienti tradizionali che per soluzioni commerciali più innovative.

Richiedi la realizzazione del tuo logo in polistirolo, di una scritta o insegna; sono prodotti facili da installare e visivamente perfetti per creare con estrema facilità ambienti sorprendenti.

Grazie all’impiego di macchinari all’ avanguardia e alla professionalità del nostro staff, Poliplast ti offre prodotti in grado di riprodurre alla perfezione e con fedeltà scritte, loghi, disegni e particolari creazioni 2.5D sfruttando il nostro materiale primario: il polistirolo.

Se hai in mente di ridisegnare i tuoi ambienti per restituire un forte impatto visivo, ma con estrema facilità, questa è la soluzione più valida in rapporto qualità – prezzo.

I prodotti Poliplast sono indicati per la decorazione di interni e la riabilitazione di esterni, locali pubblici e negozi, ma anche per usi particolari come showroom, allestimenti fieristici, stand, eventi all’aperto e ambientazioni scenografiche.

Si può sfruttare la bellezza del materiale grezzo nei tuoi ambienti, giocando con le differenti colorazioni del polistirolo, oppure colorarlo con delle vernici ad acqua; è possibile ottenere anche degli effetti molto particolari ricoprendo il materiale con del cemento, che si può livellare o giocare con la sua rugosità, incastrarci dei fiori per realizzare delle composizioni floreali, oppure è possibile rivestire il tutto con del tessuto. In questo articolo potete vedere alcune delle nostre creazioni.

Il nostro polistirolo grezzo è disponibile nei seguenti colori:

  • Bianco (auto estinguente e non)
  • Verde acqua (ecologico)
  • Azzurro (auto estinguente)
  • Nero (con polvere di graffite)

 

Per qualsiasi informazione, o richiesta di preventivo, non esitare a contattarci a:

0721-491969 oppure via e-mail: info@poliplastpolistirolo.it

 

Se desideri invece farci visita personalmente ci trovi in Via Mengaroni, 1, a Montelabbate (PU).

Alcuni clienti, durante la stesura del preventivo o richiesta di informazioni, ci richiedono il POLISTIRENE perché lo reputano il materiale più adatto al loro scopo; ma non sanno che…

I termini Polistirolo\Polistirolo Espanso, detto anche Polistirene Espanso – EPS, sono sinonimi ed identificano quindi lo stesso prodotto! Il Polistirolo è infatti ottenuto da un processo chimico, chiamato “processo di polimerizzazione” dello stirene, la cui formula molecolare è (C8H8)n. I piccoli granuli di stirene vengono quindi espansi con l’utilizzo del vapore acqueo con temperature superiori ai 90°; al loro interno, il pentano (prodotto chimico), si espande causando un aumento del volume di 20-25 volte rispetto alla dimensione iniziale.

 

Durante la fase di espansione si forma all’interno dei granuli una struttura a celle chiuse che trattiene l’aria e conferisce al prodotto le sue eccellenti proprietà di isolante termico.

Per ottenere il prodotto finale è necessaria la “sinterizzazione”, il processo di saldatura e di compattazione delle perle di polistirolo, le quali vengono sottoposte nuovamente all’azione del vapore acqueo che le incolla fra loro all’interno di uno stampo dando vita a tutti i prodotti che troviamo in commercio come porta bottiglie, scatole, vaschette o interi blocchi di polistirolo.

Il materiale ha inoltre differenti densità in base alla pressione esercitata, dalla quantità di vapore acqueo immesso e dalla presenza di ulteriori trattamenti o pigmenti che vanno ad incidere sul peso e resistenza finale del prodotto; il polistirolo a nostra disposizione è il seguente:

  • Densità 10 → viene utilizzato principalmente per imballi di prodotti leggeri, o per elementi scenografici da trattare ed indurire prima di esporli; è caratterizzato da “palline” ben visibili e facile da rompere! Densità 10 significa che, 1 metro cubo, ha un peso complessivo di 10kg
  • Densità 15 → presenta le stesse caratteristiche della densità 10, ma ne aumenta la resistenza\forza legante tra le perle che lo compongono. Densità 15 significa che, 1 metro cubo, ha un peso complessivo di 15kg
  • Densità 15 Green → questa variante della densità 15 presenta una particolarità; il materiale è infatti ricavato da polistirolo riciclato e caratterizzato dal tipico colore verde acqua. Con questo materiale abbiamo realizzato un’opera per la nostra città: https://www.poliplastpolistirolo.it/poliplast-dona-una-bici-di-polistirolo-a-pesaro/
  • Densità 20 → i prodotti realizzati con questa densità sono molto resistenti e ottimi isolanti termici. Densità 20 significa che, 1 metro cubo, ha un peso complessivo di 20kg
  • Densità 25 e 25 AE → gli elementi realizzati con questa densità sono molto resistenti agli urti inoltre, con la dicitura AE, si indica il materiale auto estinguente che è perfetto per elementi scenografici in teatro o cappotti per edifici. Densità 25 significa che, 1 metro cubo, ha un peso complessivo di 25kg
  • Densità 30 → questa densità presenta le stesse caratteristiche della densità 20, ma ne aumenta la resistenza\forza legante tra le perle che lo compongono. Densità 30 significa che, 1 metro cubo, ha un peso complessivo di 30kg
  • Densità 30 Nero → il polistirolo nero è un isolante perfetto perché, al suo interno, è presente della polvere di graffite che ne conferisce anche il tipico colore nero! Per approfondire questo materiale vi rimandiamo all’articolo dedicato: https://www.poliplastpolistirolo.it/polistirene-con-grafite/
  • Densità 32 azzurro AE → questo materiale ha le stesse caratteristiche di una densità 30 tuttavia, oltre al colore azzurro che la distingue, guadagna anche il potere auto estinguente al fuoco. Densità 32 significa che, 1 metro cubo, ha un peso complessivo di 32kg
  • Densità 35 e 40 → gli elementi realizzati con queste densità sono i più resistenti agli urti; sono in grado di resistere a forti impatti senza deformarsi o mostrare segni di cedimento\usura. Densità 35 opp. 40 significa che, 1 metro cubo, ha un peso complessivo di 35 opp. 40kg

 

Se vuoi toglierti altri dubbi scrivici a info@poliplastpolistirolo.it

Pesaro Challenge è un grande evento sportivo che si terrà a Pesaro, Città Europea dello Sport, e che proseguirà con cadenza annuale con camp e tornei residenziali di numerose discipline sportive. Vi troverete in un ambiente ricco di energia e vitalità dove sarà possibile fare sport, partecipare a competizioni e tornei, degustare prodotti e mettersi in gioco in un ambiente che punta al benessere, con aree specifiche per lo sport, la salute e la sostenibilità.

Poliplast, credendo nei valori che questa manifestazione vuole trasmette, ha deciso di collaborare alla realizzazione dell’evento con un suo contributo unico!

Noi di Poliplast abbiamo realizzato e progettato tre totem in polistirolo da esporre durante l’evento; inoltre abbiamo prodotto anche la scritta “Pesaro Challenge” gigante, di quasi 8 metri di lunghezza, da esporre sul palco principale della manifestazione… il tutto è stato realizzato mantenendo un’immagine visiva coordinata con i loghi ufficiali della manifestazione! Sarà inoltre nuovamente presente il totem di LeoMarameo, in versione detective, realizzato per Escudo ASD.

Il Villaggio Pesaro Challenge sorgerà al Parco Miralfiore, cuore pulsante della nostra città, mentre le varie competizioni si terranno nelle strutture sportive della città.

Vi invitiamo a cercare, e a fotografarvi, assieme alle nostre creazioni all’interno della manifestazione, che si terrà il 3-4-5 Settembre 2021, al Parco Miralfiore di Pesaro!

Qui il video della lavorazione:

Qui l’intervista agli organizzatori: